Antiche cappelle funebri del cimitero monumentale di Napoli rivendute illecitamente, attraverso la compilazione di atti falsi ad opera di un notaio. Il processo di primo grado, scaturito dallo scandalo della compravendita dei loculi che nel giugno del 2015 portò all’esecuzione di perquisizioni e sequestri da parte della Guardia di Finanza, si è concluso con dieci condanne a pene varianti dai sei a un anno di reclusione. Il Tribunale ha accolto le richieste del pm Ludovica Giugni, titolare dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. Nella vicenda sono coinvolti titolari di agenzie funebri e diversi dipendenti comunali, accusati di reati che vanno dal falso alla truffa fino alla associazione per delinquere.