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Lavori ferroviari in Sicilia: scoperta urna in marmo di Carrara.

Durante i lavori per il nuovo collegamento ferroviario tra Palermo, Catania e Messina, sono emersi incredibili reperti archeologici.
Tra questi, spicca una splendida urna scolpita nel marmo di Carrara, con un’epigrafe che menziona un “Magnus Magister Pecoris”.
Questo importante reperto arricchisce la nostra conoscenza del periodo romano in Sicilia e aggiunge un capitolo significativo alla storia locale.
Le ricerche lungo la direttrice Palermo-Catania hanno portato alla luce un insediamento su una collina che domina il Fiume Dittaino.
Questo sito, risalente tra il I e il III secolo d.C., mostra segni di rioccupazioni successive, indicando la sua importanza strategica.
L’urna, eccezionalmente ben conservata, è scolpita nel marmo di Carrara e presenta un’iscrizione dedicata a un “Magnus Magister Pecoris”, un alto responsabile della gestione dei greggi dell’epoca.
Questo indica l’importanza e il prestigio del defunto, suggerendo che fosse una persona di spicco nella comunità locale.
Gli scavi hanno rivelato anche una villa romana, una necropoli e vari gioielli, tra cui cinque collane e due anelli d’oro, oltre a un dado con iscrizioni misteriose.
Queste scoperte sono avvenute durante gli scavi per il progetto Core Corridor n. 5, promosso da Italferr.
La società ha sottolineato l’accuratezza con cui i lavori vengono eseguiti per preservare e valorizzare i reperti storici.
Il professor Giovanni Rossi, archeologo responsabile degli scavi, ha dichiarato: “Ogni ritrovamento è una preziosa testimonianza della storia del nostro territorio. L’urna in marmo di Carrara è un reperto di straordinaria importanza che ci offre uno spaccato della vita romana in Sicilia.”

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