Il Responsabile dell’Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino, Giuseppe Mammarella, ha recentemente presentato un nuovo lavoro intitolato “Note Inedite sui Santi Martiri Larinesi”, una pubblicazione che getta luce su documenti finora trascurati e inediti relativi ai compatroni della città frentana e dell’intera diocesi.
Il lavoro, pubblicato dalla rinomata “Editrice Tau”, sarà ufficialmente presentato il primo marzo alle 18:00 nella sala “Freda” del Palazzo ducale di Larino. L’evento sarà curato da diverse organizzazioni locali, tra cui il “Lions Club” locale, il “Gruppo Animatori Centro Storico” della città e l’associazione “Terra Sana Molise”. La presentazione prevede interventi di rilievo, tra cui il saluto del Vescovo di Termoli-Larino Gianfranco de Luca e la relazione dello storico e scrittore Mario Colavita.
Questo nuovo lavoro di Mammarella si focalizza sulle figure dei Martiri Larinesi attraverso l’esame attento di documenti completamente inediti, finora trascurati dalla ricerca storica. Tra questi documenti, si trovano un manoscritto apocrifo dell’XI o XII secolo giunto a noi in trascrizione settecentesca, un fascicolo che elenca i beni della cattedrale di Larino tra il 1753 e il 1789, e un attestato del 1914 riguardante la “Ricognizione di Reliquie”.
Il manoscritto apocrifo, intitolato “In Natali Sanctorum Martyrum Primiani, Firmiani et Casti”, è stato trascritto e tradotto dal latino da Padre Luigi Capozzi, appartenente all’Ordine degli Scolopi di Roma. Questo documento, a lungo trascurato per essere considerato “in gran parte apocrifo”, rivela dati interessanti, inclusi dettagli sui nomi dei tre Martiri e la presunta fondazione della diocesi di Larino nel III secolo, un territorio che originariamente comprendeva una vasta area oltre all’attuale Basso Molise, estendendosi anche nella Capitanata.
Mammarella ha sottolineato che il documento contiene riferimenti precisi a credenze tradizionali ancora radicate nella memoria popolare, offrendo un affascinante spaccato storico e culturale. Un breve capitolo è dedicato ai resti mortali del terzo Martire Larinese, San Casto, rimasti a Larino e mai sottratti come quelli dei primi due Martiri. Inoltre, il lavoro rivela dettagli inediti provenienti da un prezioso fascicolo del Settecento che comprende tre inventari, fornendo informazioni dettagliate sulla presenza del corpo di San Casto a Larino, un dato sfuggito persino all’eminente storico mons. Giovanni Andrea Tria.
La pubblicazione di Mammarella si arricchisce di una nutrita appendice, che include i testi integrali di quattro documenti, tra cui la “Relazione (esame di video endoscopia)” effettuata nel 2015 presso la ‘Cappella del Tesoro’ della SS. Annunziata di Napoli.
Il lavoro di Mammarella si configura come un’importante contributo alla conoscenza della storia e della cultura della regione, scendendo nei dettagli inediti e trascurati che arricchiscono il patrimonio storico della diocesi di Termoli-Larino.