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Lucca. Indagata l’infermiera “rappresentante” delle pompe funebri.

Approfittava del suo ruolo per indirizzare i familiari di pazienti appena deceduti verso imprese funebri “amiche”, ricevendo in cambio da queste denaro o favori personali. Per questo motivo una infermiera dell’ospedale Versilia, con sede a Lido di Camaiore è indagata dalla Procura di Lucca. Ma non è la sola: il magistrato titolare dell’inchiesta ha infatti iscritto nel registro degli indagati anche uno degli imprenditori a capo di una agenzia funebre. E potrebbe non essere finita qua: la Procura sta continuando a raccogliere elementi utili a capire se vi siano altre persone coinvolte in questa vicenda.
Nel mirino degli inquirenti, nello specifico, c’è il passaggio non consentito dei numeri di telefono dei familiari delle persone ricoverate e poi decedute. Che l’infermiera avrebbe fornito alle imprese funebri in modo da poterli poi contattare per offrire loro i propri servizi. Un modo di agire secondo gli inquirenti in aperta violazione dagli obblighi indicati dal testo unico in materia di tutela dei dati sensibili. In altri casi la donna avrebbe contrattato addirittura di persona con i parenti fungendo da vera e propria rappresentante delle agenzie funebri, pattuendo per conto loro cifre e servizi con i familiari della persona appena deceduta.

fonte: corriere.it

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