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Usa. Pompe funebri condannate a risarcire impiegata transgender: aveva rifiutato la divisa maschile.

Una battaglia legale durata sei anni e risolta con un risarcimento da 250.000 dollari che un’impresa di pompe funebri dovrà versare ad una ex dipendente che dopo l’assunzione aveva intrapreso il percorso di transizione da uomo a donna. L’azienda non aveva permesso che indossasse la divisa femminile.
La vicenda è accaduta a Garden City, in Michigan. La dipendente oggi non c’è più, deceduta nel mese di maggio per complicazioni legate a malattie renali.
L’impresa ha affermato che la sua priorità è che le famiglie si concentrino sulla loro perdita e sul loro dolore. Ecco perché ha stabilito un codice di abbigliamento specifico per sesso che dia un aspetto sobrio e professionale ai dipendenti.
Il licenziamento ha portato la Commissione per le pari opportunità di lavoro (EEOC) ad intentare la causa contro l’agenzia. Dopo sei anni, la Corte d’Appello degli Stati Uniti ha ordinato che il servizio funebre, che si basa sullo statuto “Onorare Dio in tutto ciò che facciamo”, consenta ad un dipendente biologicamente maschio di assumere abbigliamento femminile.

fonte: vocecontrocorrente.it

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