Hanno oltre 45mila anni i resti più antichi dell’Homo sapiens in Europa, che descrivono anche le interazioni dell’uomo moderno con i cugini Neanderthal. Pubblicato sulle riviste Nature Ecology & Evolution e Nature, lo studio si deve a un gruppo internazionale coordinato dall’Istituto tedesco Max Planck per l’antropologia evolutiva e del quale l’Italia fa parte con l’Università di Bologna.