La Guardia di Finanza ha accertato, stando alla contestazione mossa, che quindici bare, dal magazzino della ditta Turbato, erano state rubate. Proprio il titolare dell’agenzia di onoranze funebri aveva capito che si erano verificati dei furti non tanto perché avesse percepito nel magazzino una presenza di bare minore del dovuto, quanto perché una fotografia relativa al cimitero tarantino aveva messo in evidenza due cofani prodotti da un’azienda di cui Turbato è esclusivista. Così l’imprenditore tarantino ha mandato nel negozio di un concorrente, Giacomo Attolino, un rappresentante dell’azienda produttrice. In veste di una sorta di agente segreto. Il quale ha verificato la presenza, ingiustificata dal punto di vista del produttore, delle bare lì. Allora l’imprenditore Turbato si è rivolto alla Guardia di Finanza. Breve indagine e accertamento del furto. Ora andrà approfondito come avvenisse la ruberia, chi ne fosse responsabile, se Attolino ne fosse o meno consapevole al momento dell’acquisto (si è innocenti fino a prova del contrario, va ricordato sempre) e quanto sia stato vasto il giro dei furti.