Un centinaio di senegalesi ha protestato, prima all’obitorio e poi all’ospedale di Livorno, per la “sepoltura non concordata” di un loro connazionale morto a 59 anni per cause naturali. Secondo il presidente della comunità Mbaye Diop, nessuno avrebbe avvertito del decesso i familiari e la comunità senegalese. “Doveva essere sepolto con rito musulmano in Senegal; e dunque ciò che è accaduto è una violazione dei diritti umani e un insulto alla nostra comunità”. Secondo il leader dei senegalesi livornesi, gli amici della persona deceduta avrebbero scoperto la sua morte soltanto domenica scorsa. “Avevamo più volte chiesto informazioni al reparto dove era stato ricoverato senza avere risposte. Poi solo quando siamo entrati nel reparto ci hanno detto che era morto”. L’uomo era stato sepolto nel cimitero comunale dei Lupi, alla periferia della città. “Adesso vogliamo che sia disposta la riesumazione per riportarlo nella sua terra e seppellirlo davanti ai familiari con il rito religioso musulmano”. Pare che all’ospedale di Livorno avessero cercato inutilmente di contattare alcuni parenti e connazionali dell’uomo, ma il direttore del nosocomio, Luca Carneglia, ha annunciato un’inchiesta interna.