Gli Al-Shabaab hanno fatto strage in un seminario islamico considerato “eretico”. Una autobomba ha colpito la madrasa nella città di Galkayo, nel centro della Somalia. Poi un gruppo di terroristi è entrato all’interno della scuola e ha sparato sugli studenti e ha ucciso l’imam Abdiweli, il bersaglio principale. La polizia locale ha detto che “ci sono almeno dieci vittime, compreso l’imam, molte sono donne e ragazzi”. Il bilancio potrebbe salire. Gli Al-Shabaab, un gruppo jihadista salafita che ha giurato fedeltà ad Al-Qaeda, hanno rivendicato l’attacco. “Una autobomba ha distrutto il centro dell’uomo che ha insultato il Profeta” ha precisato il portavoce Abdiasis Abu Musab. “I nostri militanti sono ora all’interno del centro e continuano a combattere”. L’imam Abdiweli, secondo testimonianze locali, ospitava giovani che suonavano e danzavano, attività proibite dagli Shabaab in base a una interpretazione rigida del Corano. Ma l’imam è anche accusato di essersi definito un nuovo “profeta”. Accusa sempre respinta.