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Torino. Cadavere in un vagone della stazione.

Era raggomitolato su un sedile, stretto in un vecchio giaccone sdrucito, non particolarmente pesante. A lato una borsa di plastica, a terra qualche resto di cibo. E poi dei rifiuti tutt’attorno. Morto probabilmente da alcuni giorni. Un senzatetto. Un uomo di origini africane. Tra i trenta e i quarant’anni. È stato un altro senzatetto a ritrovare il cadavere all’interno di un vagone in sosta in un binario del Parco Savigliano, il deposito dei treni di Porta Nuova. Sono intervenuti gli agenti della Polfer, gli investigatori della scientifica e un medico legale dell’Asl. Le cause del decesso non sono ancora chiare: per stabilirle servirà un’autopsia. Ma stando ai primi accertamenti, sul corpo non sarebbero state trovate tracce di lesioni. Ad ucciderlo potrebbe essere stato un malore. Forse un’overdose di droga. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione. La morte risalirebbe ad alcuni giorni. Il vagone si trovava parcheggiato in quel binario da alcune settimane. Destinato a interventi di manutenzione. Spesso le carrozze ferme in quell’area vengono usate come rifugio dai senzatetto. Polizia e addetti della Ferrovia li controllano spesso per cercare di limitare le intrusioni. Gli agenti della scientifica hanno cercato di ricavare le impronte digitali per identificare il cadavere. La carrozza è stata messa sotto sequestro.

 

 

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