Annullato il matrimonio fra un anziano di 96 anni e una donna di 55, celebrato 9 anni fa. Il tribunale di Lanciano ha posto così fine a una vicenda salita alla ribalta della cronaca qualche mese fa quando, a giugno, Andrea Cerrone, avvocato dell’uomo, aveva chiesto l’annullamento delle nozze che non solo non erano mai state consumate, considerato che lo sposo viveva e tuttora risiede in una casa di riposo, ma anche in virtù del fatto che la moglie mirava solo alla pensione di reversibilità, tanto da aver già organizzato il funerale del coniuge. I due si sono conosciuti nel 2007, quando lei aveva 46 anni e lui 87. Lei, insieme al compagno, fiuta “l’occasione” e inizia una serie di telefonate e visite in ospizio, per conquistare la fiducia dell’anziano che culmina con un matrimonio, celebrato in Comune, davanti a due testimoni che lui non conosce e di segreto dalle figlie. In realtà, le nozze non sono che un raggiro. La “sposina” inizia a farsi vedere e sentire sempre meno, l’anziano vende la casa, donando solo una piccola parte del ricavato alle figlie che, a causa di un problema burocratico, scoprono le seconde nozze del padre. E, a quel punto, la famiglia si rivolge all’avvocato Cerrone, che riesce a dimostrare la circonvenzione. Una truffa resa ancora più evidente dal fatto che la signora si era già rivolta a un’impresa di onoranze funebri, scegliendo la bara per il “maritino” e preparando persino il necrologio. L’anziano, però, è in buona salute e si è ripreso ciò che gli spettava: secondo il tribunale civile il matrimonio non è valido: e l’ormai ex moglie dovrà saldare persino le spese legali.