“Un necroforo dirottava i parenti dei defunti a favore di un’impresa funebre”. È la pesante accusa contenuta tra le righe di una lettera anonima che sta circolando da un paio di giorni nel Biellese. Accuse ancora tutte da verificare e da provare, quelle dell’ipotetico “Obitorio gate”, ma che hanno già scatenato un piccolo terremoto nel settore. La lettera è stata recapitata anche a una delle due imprese che hanno in appalto la gestione dell’obitorio. E sono stati proprio i responsabili della società in questione a informare l’autorità giudiziaria consegnando il testo contenente le gravi insinuazioni. “La cosa è emersa da una famiglia che non ha gradito tale tipo di interferenza” scrive l’anonimo autore del testo. “Confrontando i tempi di attività del necroforo in questione e la presenza temporale dell’impresa funebre citata, i risultati sono inoppugnabili”. Il “corvo” riporta poi una notizia risultata però essere falsa: “A quanto pare il necroforo in questione è attualmente sospeso dal servizio”. Fino a questo momento nessuna delle persone che operano in obitorio è stata sospesa. Il lavoratore accusato dei presunti favoritismi, del quale nella lettera viene fatto addirittura il nome, così come dell’impresa funebre, verrà ascoltato in questi giorni dall’azienda in merito a tali contestazioni. Ora rimane da capire se e cosa ci sia di vero. Spetterà all’autorità giudiziaria e alle forze dell’ordine accertarlo, qualora ritenessero attendibile la segnalazione. Non è nemmeno da escludere che tutto finisca nella classica bolla di sapone originata dalle solite invidie personali. Se invece quanto insinuato si rivelasse fondato, si tratterebbe del secondo caso che scuote l’obitorio nel giro di un decennio.