All’epoca dei fatti il caso fece molto rumore in città. Era il 17 novembre del 2014 quando all’obitorio dell’ospedale Cardarelli i familiari di Pietro Picciano, 74enne morto per cause naturali, fecero la macabra scoperta: l’indice della mano sinistra era stato amputato. La polizia avviò immediatamente le indagini per chiarire il giallo su cui iniziarono a circolare diverse ipotesi, dal rituale satanico alla “guerra” tra i titolari delle onoranze funebri, fino al messaggio mafioso nei confronti dell’Asrem, dato che poco meno di un mese dopo il dito fu ritrovato all’interno di una busta indirizzata all’azienda sanitaria. Dubbi che a distanza di 4 anni non sono ancora stati chiariti.