La procura della Spezia indaga su un traffico di una cinquantina bare in danno di due venditori grossisti spezzini. La beffa è sull’ordine di circa 15mila euro, con danno ripartito fra le due aziende commerciali con sede legale, produzione e magazzini in Val di Vara. Da lì, nel marzo del 2017, erano partite le casse da morto sulla base di due contratti stipulati, dai rispettivi titolari, con una persona che, hanno poi scoperto gli inquirenti, si era presentata sotto falso nome, come emissario di una ditta di Certaldo, operante nel campo delle Onoranze Funebri.