Le autorità prorusse dell’Est dell’Ucraina hanno decretato tre giorni di lutto dopo l’omicidio del loro principale leader separatista, Alexander Zakhartchenko, un “atto di sabotaggio” di Kiev, secondo le stess, e diversi sospetti sono stati arrestati. Il peridio di lutto si estenderà fino a lunedì e l’inizio del nuovo anno scolastico è stato rinviato a martedì.
“Diverse persone sono state già arrestate” a seguito della morte di Alexander Zakhartchenko, “presidente” della Repubblica popolare di Donetsk, ha precisato ieri sera il leader ad interim della regione, Dmitri Trapeznikov.
La Repubblica popolare di Donetsk è stata autoproclamata dagli insorti prorussi. Secondo Trapeznikov, alcuni degli arrestati hanno permesso di affermare che si tratta di un “atto di sabotaggio” di Kiev. La sicurezza è stata rafforzata e la regione è stata chiusa. Alexander Zakhartchenko, 42 anni, è stato assassinato ieri in una esplosione nel centro di Donetsk, ultima vittima in termini di tempo di una serie di omicidi contro i capi ribelli.
fonte: askanews.it