Omicidio e lesioni colpose, inondazione e omissione di atti d’ufficio. Questi i reati ipotizzati dalla procura di Castrovillari che indaga sulla tragedia della riserva del Raganello dove sono morte 10 persone e 11 sono rimaste ferite. Le salme delle vittime saranno dissequestrate senza che ci siano autopsie. Al momento non ci sono indagati, ma la lente del pool coordinato dal procuratore Eugenio Facciolla si concentrerà sulle istituzioni responsabili della riserva a cominciare dall’Ente che la gestisce e dai quattro Comuni che ne fanno parte (San Lorenzo Bellizzi, Civita, Cerchiara di Calabria e Francavilla).