Anche l’ultimo corpo che mancava all’appello dei dispersi nel crollo del ponte Morandi di Genova è stato ritrovato. I vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie il cadavere di Mirko Vicini. In precedenze era stata recuperata l’auto su cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni. Con la morte di uno dei feriti, Marian Rosca, autista romeno di 36 anni, il bilancio delle vittime sale a 43. Mirko Vicini, l’operaio genovese dell’Amiu, la municipalizzata dei rifiuti, si trovava martedì nel capannone colpito dal crollo del ponte Morandi. Aveva appena terminato il turno di lavoro quando il ponte è collassato. Il cadavere di Vicini era sotto uno dei grossi blocchi di cemento che contenevano la struttura del pilone del ponte. Una seconda persona, un cittadino tedesco di nome Albert, inserita fino ad ora nell’elenco dei dispersi, è invece vivo e sta bene. La mattina di sabato ha telefonato in prefettura attraverso il numero dedicato rassicurando gli addetti dell’unità di crisi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita sui luoghi del disastro di Genova, si è commosso osservando i resti dell’auto sui cui viaggiava la famiglia Cecala. Il Capo dello Stato ha poi partecipato alla cerimonia funebre, alla Fiera del capoluogo ligure. Le squadre dei vigili del fuoco e dell’Usar sono state applaudite dai parenti delle vittime e dal pubblico al loro ingresso nel padiglione della Fiera di Genova. Fischi invece da parte dei cittadini presenti alle esequie per alcuni parlamentari del Pd. Applausi prolungati si sono levati invece anche per i rappresentanti del governo Di Maio, Salvini e Toninelli.