A Trezzo sull’Adda, al confine tra Milano e Bergamo, una cittadina ha fatto affiggere dei manifesti funebri dedicati ai cento migranti annegati qualche giorno fa al largo delle coste libiche, compresi tanti bambini. E sarebbe stato rispettato l’iter burocratico del caso, incluso il pagamento delle relative imposte comunali. Eppure sono scomparsi: ignoti li hanno strappati. Il contenuto del necrologio era questo: “Cento migranti morti nel Mediterraneo. Un pensiero per tutte le donne, gli uomini e i bambini senza nome uccisi dalla nostra indifferenza”. E c’è chi punta il dito contro il sindaco leghista Danilo Villa che pure smentisce di aver chiesto la rimozione dei manifesti.