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Barletta. Caso cappella di Nazareth: assolto don Angelo Dipasquale.

Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Trani, Angela Schiralli, ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” Don Angelo Dipasquale, quale legale rappresentante del “Capitolo Cattedrale” di Barletta. Il sacerdote era accusato di violazione di sepolcro per i presunti illeciti denunciati, quattro anni fa, dai familiari dell’avvocato Francesco Portone. Rappresentarono di non aver trovato più le spoglie mortali degli “Avi Portone” nella Cappella di Nazareth e d’aver trovato occupato da un’altra salma anche il sepolcro destinato all’avvocato Portone deceduto qualche settimane dopo che il Tribunale Civile l’aveva reintegrato nel possesso del suo loculo. Don Angelo Dipasquale, difeso dall’avvocato Carmine di Paola, aveva scelto di esser giudicato col rito abbreviato. “Ha dimostrato”, afferma il suo difensore, “di aver richiesto ed ottenuto idonea autorizzazione dal Comune di Barletta anche per l’estumulazione dei resti mortali della famiglia Portone”. Tra novanta giorni il deposito delle motivazioni della sentenza d’assoluzione del prelato per cui anche il pubblico ministero Marcello Catalano ha chiesto l’assoluzione. Don Angelo fu imputato su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani che non condivise la richiesta d’archiviazione dell’ex pm tranese Luigi Scimè.

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