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Fano. Morta a 24 anni: il padre finisce la tesi di Francesca.

Il cibo è sempre stato legato a doppio filo al benessere del corpo: il pensiero dominante è che la prevenzione della salute parta dalla tavola. Il fatto nuovo è che attraverso l’alimentazione si possano anche controllare il malessere procurato dalla malattia e gli effetti collaterali di cure molto invasive, come la chemioterapia, aiutando i pazienti ad avere una migliore qualità della vita. È in questa ottica che si inquadra “Il Cibo Ideale”, un libro nato dall’idea di completare il lavoro di Francesca Pirozzi, in cura al reparto di Ematologia di Muraglia e scomparsa poco più che ventenne nell’agosto 2016, che dal suo letto di ospedale stava scrivendo la tesi di laurea sull’alimentazione nei pazienti in chemioterapia con l’idea di farne un libro una volta guarita.

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