Pochi minuti prima che la salma venisse composta nella bara, presso l’abitazione della famiglia, è arrivata ai familiari una telefonata dalla polizia: “La Procura intende avere a disposizione il defunto”. I familiari, attraverso il servizio di onoranze funebri, dopo avere sospeso i funerali, hanno fatto trasferire il congiunto presso l’obitorio dell’Ospedale Maggiore, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Un provvedimento deciso dalla Procura di Ragusa non appena è stata valutata la querela presentata dai familiari di un uomo deceduto all’Ospedale Maggiore di Modica dopo un intervento chirurgico al femore. Secondo i figli, ci sarebbero forti responsabilità sulla morte dell’anziano che lo scorso primo marzo era arrivato al Pronto Soccorso per un ictus cerebrale. Ricoverato, dopo quattro giorni è stato disposto l’esame della Tac. Un ausiliario lo ha accompagnato con una sedia a rotelle presso la divisione di Radiologia e lo avrebbe lasciato solo davanti all’impianto radiologico. Poco dopo, l’uomo è stato colto da malore ed è caduto a terra, fratturandosi il femore. La lesione ha indotto i medici a sottoporlo successivamente ad intervento chirurgico. Terminato l’intervento, nella stessa notte l’anziano si sarebbe dissociato ed è entrato in coma, situazione dalla quale non si è più risvegliato. Portata la salma a casa, lo scorso pomeriggio erano in programma i funerali nella chiesa del Sacro Cuore, ma poco prima è arrivata la telefonata che ha sospeso tutto.