Ha destato clamore la storia di un impiegato di Foligno che è incappato in una spiacevole disavventura dopo la celebrazione di un funerale svolto qualche mese fa a Senigallia. L’uomo, che ha pagato la somma di quattromila euro con un assegno non riportante la dicitura “non trasferibile”, la prestazione di un’impresa di pompe funebri di Senigallia per le esequie del nonno, si è ritrovato destinatario di una pesante sanzione di ulteriori seimila euro da parte dello Stato che gli imputa di aver violato la normativa antiriciclaggio del 2007, poi modificata nel maggio 2017. La vicenda, che avrebbe coinvolto anche l’impresa funebre di Senigallia negli accertamenti e nelle sanzioni, si sarebbe originata dal fatto che per effettuare il pagamento il folignate si sia servito di un blocchetto di assegni datato che era con ogni probabilità del defunto.