Cancellare il peso del reato commesso per consentire ai detenuti di uscire dalla cella cambiati e rieducati. Le carceri provano ad adeguarsi alla Costituzione e alle nuove norme che impongono i percorsi della cosiddetta “giustizia riparativa”. Facile, relativamente, per un ladro o per un vandalo che può restituire il maltolto o aggiustare quello che ha rovinato. Ben più difficile se il recluso da rieducare è un killer di mafia, un boss di una cosca che sulla coscienza ha magari più di un cadavere.