Il calciatore Denis Bergamini, trovato cadavere in circostanze strane nel 1989, è morto per soffocamento. Non si è suicidato gettandosi sotto un camion come all’inizio hanno sostenuto la ex fidanzata e l’autista dell’autocarro, e come per anni ha confermato la giustizia tra mille dubbi. Lo dice l’esito della superperizia medico-legale sui resti del 27enne centrocampista del Cosenza. Già 28 anni fa la prima autopsia aveva seriamente contraddetto la ricostruzione dei fatti: sul corpo non c’erano i classici segni di trascinamento per tanti metri sotto un mezzo pesante, nessuna frattura, nessuna grande abrasione, ma piuttosto l’evidenza di uno “schiacciamento da sormontamento” su un fianco. Ma quel documento finì in un cassetto.