“Mio padre mi disse che subiva dei ricatti, ma io in maniera diretta non ne ho mai saputo nulla”. Calogero Forti, figlio di Bruno, il titolare dell’agenzia di onoranze funebri al quale nei giorni scorsi stata bruciata l’auto, ha deposto in aula al processo scaturito dall’inchiesta “Vultur” che ricostruisce alcune vicende mafiose fra Camastra e Canicattì.