Giovanni era una persona sportiva, iperattiva, marito e padre di due figli. Di lavoro faceva l’agente di commercio. Nel 2008 gli hanno diagnosticato una ascite, di lì il ricovero al Gemelli di Roma. I risultati della biopsia inviati dal Centro Tumori di Milano non hanno lasciato speranze: mesotelioma peritoneale maligno. Una malattia amianto correlata, esattamente come il più frequente mesotelioma pleurico. Per lui, commerciante, l’esposizione killer doveva per forza risalire a 30 anni prima, quando da sergente di leva nella Marina prestò servizio come ecogoniometrista per 18 mesi «maledetti» – dal 27 marzo 1979 al 30 settembre 1980 – sui due sommergibili lascito degli Usa Gazzana e Romeo Romei di base a Taranto. Mezzi imbottiti di amianto.