L’Isis lancia la più violenta offensiva contro l’esercito egiziano in Sinai degli ultimi tre anni e dimostra di voler ancora fare della Penisola una base territoriale alternativa alla Siria e all’Iraq, dove ormai è stato messo all’angolo. Decine di jihadisti, con fuoristrada kamikaze, lanciarazzi e armi automatiche, hanno attaccato i check-point dei militari nel Nord della Penisola, vicino alla cittadina di Al-Barth, a pochi chilometri da Rafah e dal confine con Israele.