Gli affari con i biglietti e i guadagni nascosti in Puglia. Il rapporto con gli ultrà e con presunti esponenti della ‘ndrangheta. La costante mediazione con la dirigenza bianconera e un rapporto di collaborazione – ovviamente informale – con la Digos e i servizi segreti. Poi, quell’audizione in procura del sei luglio scorso e poche ore dopo la morte: “caduto” giù da un viadotto a Fossano. Il mistero sulla scomparsa di Raffaello Bucci, collaboratore della Juve ed ex ultrà dei Drughi alle dipendenze del leader Dino Mocciola, se risolto, potrebbe contribuire a fare luce sull’intera inchiesta sfociata nel processo “Alto Piemonte”, in corso a Torino, sulle infiltrazioni della criminalità organizzata calabrese nella curva della Juve.