Venti persone sono state uccise a coltellate e colpi di bastone e altre quattro ferite nel santuario sufi di Mohammad Ali, nella provincia centrale del Punjab in Pakistan. Lo riferisce la polizia. Tra le vittime risultano quattro donne. Arrestati tre sospettati, tra i quali Abdul Waheed, 50 anni, guardiano del sito. L’uomo ha detto alla polizia di aver massacrato i fedeli per paura di essere ucciso. Secondo quanto riferito dal capo della polizia regionale Zulfiqar Hameed, il 50enne “appare disturbato mentalmente“, ma non è esclusa l’ipotesi che il massacro sia “legato a rivalità per il controllo del luogo sacro“. Tra le vittime ci sono cinque membri di una stessa famiglia. Uccise anche quattro donne. Secondo la polizia le vittime sono state narcotizzate prima di essere uccise. Quattro i sopravvissuti, rimasti feriti. A metà febbraio l’Isis aveva rivendicato un attacco kamikaze che causò circa settanta morti e 150 feriti in un altro santuario sufi, a Sehwan, nella provincia di Sindh.
fonte: www.repubblica.it