Roma piange il suo principe, il principe del popolo, il principe di tutti, proprio come la sua amica Lady D. Funerali solenni: bandiera tricolore del Regno Sabaudo sulla bara e decorazioni dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro di cui era Cavaliere di Gran Croce. Quattro camerieri in livrea del Circolo della Caccia di cui era membro da 50 anni, ognuno con un cero bianco acceso in mano. Due guardie d’onore delle Tombe Reali del Pantheon. Picchetto dell’Ordine dell’Aquila Romana. Anche Carletto Giovanelli sarebbe rimasto a bocca aperta dinanzi a tanto affetto e solennità. Lui che non ha voluto che nessuno dei familiari e nemmeno degli amici lo ricordasse durante il funerale: aveva lasciato detto che avrebbe dovuto parlare solo il Cardinale officiante.