“Sto per fare tutto questo perché non sopporto più quegli indiani… Nomino mio erede il titolare dell’agenzia di onoranze funebri, purché si premuri di farmi cremare quando sarà tutto finito…“. Enrico Guerzoni, il 58enne ricoverato mercoledì in rianimazione all’ospedale di Baggiovara, piantonato in stato di arresto, ha il cervello trapassato da uno dei due proiettili, il secondo, che si è sparato alla nuca. Ma fino a ieri sera, dopo un’operazione disperata che non gli restituirà la speranza – per così dire – non è stato dichiarato il decesso.
San Felice sul Panaro. “Nomino mio erede il titolare dell’agenzia di onoranze funebri …”.
4 Giugno 2016, 04:52
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