L’opera, che Ono ha iniziato a esporre nel 1997, è nata dalla sua prima visita a Padova, come racconta l’artista stessa: “Mi trovai nel Salone del Palazzo della Ragione, e in quel luogo maestoso ebbi una visione. Vidi file di bare, appartenenti a uomini, donne e bambini. Da ogni bara spuntavano alberi, e gli alberi divennero una foresta, mentre gli uccelli cantavano. È stato un momento di grande emozione, una riflessione sulla sofferenza umana e la necessità di ricordare.” Questo ricordo ispirò Ex It, un’opera che invita a riflettere non solo sul dolore e sull’orrore della morte, ma anche sulla forza della vita, simboleggiata dagli ulivi che emergono dalle bare.
La mostra, curata da Jon Hendricks e realizzata grazie all’assessorato alla cultura del Comune di Padova con la collaborazione di diverse istituzioni locali, rappresenta un’opportunità unica per i visitatori di vedere l’opera inserita nel contesto del Palazzo della Ragione, un monumento civico di grande rilievo storico e artistico. Come sottolineato dall’assessore alla cultura Andrea Colasio, l’opera di Yoko Ono dialoga con la memoria storica del luogo e con il ciclo di affreschi patrimonio UNESCO che decora il Salone.
L’incontro tra Ono e il curatore Paolo De Grandis, che fin dal 2002 desiderava portare Ex It nel Palazzo della Ragione, è stato determinante per la realizzazione di questa esposizione. De Grandis, scomparso recentemente, viene ricordato per la sua capacità di creare connessioni tra artisti, opere e luoghi, un lascito che trova eco in questa installazione.
Ex It è un’opera intrisa di significato politico e sociale, come gran parte della produzione di Yoko Ono, artista che ha segnato la scena dell’arte contemporanea e concettuale fin dagli anni ’50. Il suo lavoro, influenzato dall’avanguardia newyorkese e dal movimento Fluxus, di cui fu tra i protagonisti insieme a George Mačiūnas, continua a esplorare tematiche universali quali la pace, la vita e la memoria collettiva. Non è un caso che Ex It faccia riferimento ai genocidi e alle tragedie che hanno segnato la storia dell’umanità, invitando i visitatori a riflettere sulle cicatrici del passato, ma anche sulla possibilità di una rinascita.
L’installazione sarà accessibile gratuitamente, previa l’acquisto del biglietto per la visita al Palazzo della Ragione, offrendo ai visitatori un’esperienza che unisce arte contemporanea e patrimonio storico in un connubio straordinario.