La chiesa nella quale è stato celebrato il funerale solenne è quella di Santo Spirito in Sassia, a due passi dal Vaticano, meta di fedeli devoti al culto della Divina Misericordia. Il defunto era un homeless di 62 anni, Jan Stanislaw Domanski. Nella zona vaticana lo conoscevano tutti perché si trovava spesso a chiedere l’elemosina o a stazionare su qualche gradino. Era uno dei barboni amici di Papa Francesco che hanno trovato nel Vaticano una zona franca in cui tutti li lasciano in pace, perché è risaputo che hanno un protettore potente che li assiste a distanza. Il cardinale Konrad Krajewski ha celebrato il rito funebre a nome del Papa. In chiesa per l’ultimo saluto a Jan c’erano numerosi senzatetto, suore e membri della Comunità di Sant’Egidio. La celebrazione delle esequie, accompagnata dai canti e dal suono dell’organo, si è svolta dopo due mesi dalla morte a causa delle procedure burocratiche. La tumulazione è stata eseguita al Cimitero di Prima Porta. Jan era uno dei barboni ritratti da monsignor Amerigo Ciani, il monsignore pittore che nel tempo libero ritrae gli homeless di San Pietro per finanziare le missioni in Africa e, ora, un progetto per le suore in Giordania.