Una canzone incisa nel 1955 da Domenico Modugno si intitola “Vecchio frack”, dedicata dal cantautore pugliese agli ultimi momenti di vita di un uomo raffinato e ben vestito (“Ha il cilindro per cappello, due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo, la gardenia nell’occhiello e sul candido gilet un papillon, un papillon di seta blu”); un personaggio misterioso che passeggia per le vie buie e deserte della città e si dirige verso il fiume. Si getta nelle acque e muore. “Chi mai sarà quell’uomo in frack?” si chiede Modugno nel corso della canzone. Quell’uomo in frack ha un nome e un cognome: è Raimondo Lanza di Trabia, uno degli uomini più influenti e conosciuti tra gli anni trenta e cinquanta dello scorso secolo.