Migliaia di persone hanno dato l’ultimo addio a Viktoria Marinova, la giovane giornalista violentata e uccisa sabato scorso dal 21enne bulgaro di etnia rom Severin Krassimirov. Il rito funebre si è svolto nella chiesa Sveta Troitsa a Russe, la città sul Danubio del nord della Bulgaria dove Marinova viveva e lavorava in una tv locale. A presidiare l’intera zona dei funerali erano presenti reparti della polizia. In parlamento, il premier Boyko Borissov ha assicurato i giornalisti che sono state prese tutte le misure per contrastare una eventuale escalation delle tensioni. Nello stesso tempo il premier ha chiesto ai media di non soffiare sul fuoco e di stare attenti a non provocare tensioni etniche. In una intervista ieri alla tv bulgara Nova, la madre dell’assassino, Nadezhda Krassimirova, residente a Stade in Germania dove si era rifugiato il giorno dopo il delitto, ha detto che il figlio avrebbe ammesso con lei l’omicidio della donna, commesso sotto l’influsso di alcol e droghe.