“Il dramma di Beauty ci rimanda a un mondo di valori fondamentali che non vanno dimenticati. Nel nostro mondo, che ci piace pensare civile e progredito, manca l’attenzione alla persona. Bisogna pensare prima alla persona che all’applicazione della legge. La legge non deve rendere schiavo, deve aiutare le persone nel cammino“, ha detto l’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia che nel santuario della Consolata ha officiato i funerali di Beauty, la donna nigeriana di 31 anni respinta al confine francese con il marito, gravemente ammalata e morta dopo aver dato alla luce il suo bambino.