Centinaia di persone hanno partecipato ai funerali del giornalista slovacco Jan Kuciak, ucciso a colpi d’arma da fuoco probabilmente a causa delle sue indagini su presunti fatti di corruzione legati alla ‘ndrangheta. La cerimonia funebre di Kuciak è iniziata con la lettura di una poesia che il giornalista aveva scritto e dedicato alla fidanzata in vista del loro matrimonio, previsto a maggio. “Se l’omicida ha pensato di poter ridurre Jan al silenzio, ha sbagliato. Ha fatto il contrario. Un attacco contro un giornalista è un attacco anche alla libertà del nostro Paese, non dobbiamo consentirlo”, è stato detto. Poche ore prima del funerale, la polizia slovacca aveva rilasciato i sette italiani che erano stati fermati giovedì nell’ambito delle indagini sull’omicidio. In seguito all’omicidio, migliaia di persone hanno partecipato venerdì sera a proteste contro la corruzione, organizzate in varie città della Slovacchia e all’estero. A Bratislava sono scesi in strada circa 25mila dimostranti. Intanto, il premier Robert Fico ha accusato l’opposizione di strumentalizzare l’omicidio, trasformandolo in uno “strumento politico per far uscire la gente nelle strade”.