Il furgoncino bianco c’era, posteggiato lì come a volerlo aspettare. Ma oggi Don Giugginu non c’era, non c’era il suo fischietto per richiamare la gente che è comunque arrivata numerosa per dargli un ultimo saluto radunandosi attorno a lui come faceva quando lo sentiva arrivare. Una vita piena trascorsa accanto alla famiglia, quella formata con la moglie 60 anni fa e la figlia, ma anche la grande famiglia, quella formata da tutti i modicani grandi e piccini che in questi anni lo hanno adottato, come un nonno, che dava il gelato anche a quei bambini che non avevano soldi perché a nessuno si nega un gelato tanto più ad un bambino. Ed è stata proprio la nipote a volerlo ricordare e a ringraziarlo per averla sempre sostenuta.