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Attenti al cane (spagnolo). È da Oscar.

Truman non è un bel cane. E’un cane vecchiotto, zoppica anche, ha la malinconia rassegnata dei cani grossi che escono solo per fare pipì. Non è come i soliti cani dei film, che sanno fare cose speciali. Ma è capace, semplicemente esistendo, di gettare quel ponte tra la morte e la vita ‘dopo’ che è poi uno dei nostri bisogni più autentici. Riuscire a non perdere “Truman – un vero amico è per sempre” di Cesc Gay non sarà impresa da poco, visto che esce in Italia solo in 20 copie anche se in Spagna ha monopolizzato i premi Goya: miglior film dell’anno, regia, sceneggiatura e interpreti maschili. Se è diventato un manifesto degli animalisti è perché il “quattro zampe” non è la solita presenza ricattatoria, ruffiana e strappalacrime di tanto cinema. Serve il passaparola perché non venga falciato, da noi, dopo il primo week end.

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