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Riflessioni sui nuovi italiani: ius soli e cimiteri.

Eccolo, lo ius soli che nessuno potrà più cancellare. Sono i pezzi di camposanto sempre più ampi occupati dalle tombe e dalle croci degli stranieri che qui muoiono ogni anno perché qui, fra di noi, vivono. Inutile negarlo. Ancora desta sorpresa, fa qualche impressione, entrare in questi giorni di riti della memoria nei nostri cimiteri e leggere, nelle prime file delle sepolture, in misura sempre più cospicua, i nomi di uomini, donne, bambini stranieri, extracomunitari, liberamente mescolati con i cognomi più tradizionali e secolari delle famiglie che hanno dato identità e storia alle singole comunità. Per le prossime generazioni quei nomi slavi o africani saranno memoria comune di quei luoghi, di questi nostri paesi, di queste nostre città.

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