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Cile. Morto Antonio Skármeta: l’autore de “Il Postino di Neruda”.

Si è spento all’età di 83 anni Antonio Skármeta, celebre scrittore, accademico e diplomatico cileno, conosciuto in tutto il mondo per l’opera “Il Postino di Neruda” (“Ardiente Paciencia” nel titolo originale), da cui fu tratto l’iconico film di Michael Radford con l’ultima, struggente interpretazione di Massimo Troisi.
L’Università del Cile ha dato la notizia della sua scomparsa sui propri canali social, seguita da un’ondata di tributi, tra cui quello del presidente Gabriel Boric, che ha ricordato lo scrittore come un maestro della parola e della cultura cilena.
Nato ad Antofagasta il 7 novembre 1940, Skármeta ha avuto una carriera ricca e variegata, caratterizzata non solo dalle sue opere letterarie, ma anche dal suo impegno politico e diplomatico.
Ambasciatore del Cile in Germania durante gli anni ’90, ha rappresentato il suo paese con la stessa passione con cui lo ha descritto nelle sue storie.
La sua opera più conosciuta, “Ardiente Paciencia”, venne scritta durante il suo esilio in Germania, a seguito del golpe che portò al potere Augusto Pinochet.
Il romanzo, che narra il legame tra il postino Mario Jiménez e il poeta Pablo Neruda, rappresenta una delle sue più potenti metafore sul potere della parola e della poesia, e grazie all’adattamento cinematografico di Radford del 1994, divenne un successo globale.
Tuttavia, “Ardiente Paciencia” non è l’unico contributo di Skármeta alla letteratura mondiale.
Tra le sue opere più celebri si ricordano “El entusiasmo” (1967), “Desnudo en el tejado” (1969) e “Tiro libre” (1973).
La sua produzione letteraria ha toccato una vasta gamma di generi, includendo racconti, romanzi e opere teatrali, sempre mantenendo un profondo legame con il contesto sociale e politico del Cile.
Oltre alla sua attività come scrittore, Skármeta è stato una figura mediatica di spicco in Cile, grazie alla sua conduzione de “Lo Show dei Libri”, una trasmissione televisiva che ha avvicinato il grande pubblico alla letteratura e che ha reso la sua figura ancora più amata in patria.
Questa popolarità è stata confermata dall’emozione e dagli omaggi che hanno seguito la sua morte: politici, intellettuali e artisti hanno espresso il loro cordoglio, sottolineando l’importanza del suo contributo culturale e la profondità del suo impegno verso la promozione della cultura cilena.
Il presidente Boric, nel suo messaggio di addio, ha voluto ricordare il legame indissolubile tra Skármeta e il suo paese: “Grazie, maestro, per la vita vissuta.
Per i racconti, le novelle e il teatro.
Per l’impegno politico, per lo ‘Show dei libri’ che ha ampliato le frontiere della letteratura. Per aver sognato la neve che bruciava nel Cile che ti faceva tanto male”.
Queste parole rivelano quanto Skármeta fosse legato alla sua terra, anche nei momenti più difficili, e quanto la sua opera continuerà a influenzare e ispirare le generazioni future.
Il suo lascito va oltre le sue opere scritte.
Skármeta è stato un ambasciatore della cultura, un testimone del suo tempo e un promotore della letteratura come strumento di cambiamento e riflessione.
Il suo nome rimarrà indissolubilmente legato non solo alla sua figura di scrittore, ma anche a quella di un uomo che ha vissuto la storia e l’ha raccontata attraverso i suoi personaggi e le sue storie.

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