Karol Józef Wojtyła, noto come Giovanni Paolo II, nacque a Wadowice, in Polonia, nel 1920. La sua infanzia fu segnata da gravi lutti e, nel 1939, quando la Germania invase la Polonia, dovette abbandonare l’università Jagellonica di Cracovia. Per evitare la deportazione in Germania, lavorò prima in una cava e poi in una fabbrica chimica. Sentendosi chiamato al sacerdozio, iniziò a frequentare corsi in seminari clandestini e, nel 1946, venne ordinato sacerdote. Dopo la guerra, si dedicò alla pastorale e all’insegnamento.
Nel 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia e, tre anni dopo, Cardinale da Papa Paolo VI. Partecipò attivamente al Concilio Vaticano II, contribuendo alla costituzione Gaudium et Spes. Nel 1978, contro ogni aspettativa, fu eletto Papa, il primo non italiano dopo 455 anni e il primo di lingua slava.
Giovanni Paolo II è ricordato per il suo pontificato missionario, caratterizzato da 104 viaggi apostolici, per il dialogo interreligioso, e per la sua attenzione ai giovani, avendo istituito la Giornata Mondiale della Gioventù. Superò un attentato nel 1981, che lo segnò profondamente, ma dopo una lunga convalescenza perdonò l’attentatore, Mehmet Ali Agca.
Il suo pontificato fu anche segnato dalla lotta contro i mali del mondo, come dimostrato dal suo discorso contro la mafia nella Valle dei Templi nel 1993. Con fermezza, Giovanni Paolo II gridò contro i mafiosi, invocando la loro conversione in nome della giustizia e del rispetto della vita umana. Il suo contributo alla caduta del comunismo, soprattutto nella sua terra natale, fu riconosciuto a livello mondiale.
Autore di importanti testi teologici e sociali, Giovanni Paolo II promulgò il Catechismo della Chiesa Cattolica e pubblicò 14 encicliche, trattando temi che spaziano dalla dottrina sociale alla spiritualità. Tra le sue opere principali ricordiamo Laborem Exercens e Centesimus Annus, oltre ai libri personali come Varcare la soglia della speranza.
Giovanni Paolo II morì il 2 aprile 2005 e venne canonizzato da Papa Francesco nel 2014, rispondendo all’acclamazione popolare che chiedeva “Subito santo!”.
