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Istat: nel 2016 oltre 615.000 decessi in Italia.

Nei giorni scorsi l’Istat ha diffuso i dati relativi al numero di decessi registrato nel 2016, pari a 615.261.
Inferiore di 32.310 unità rispetto al 2015, è il secondo valore più elevato dal 1945, tendenza in linea con l’aumento “fisiologico” dei decessi che ci si può attendere in una popolazione che invecchia. Infatti, a partire dal 2012, il numero dei decessi si attesta intorno a 600 mila ogni anno, salvo oscillazioni congiunturali. E, dopo un anno di importante incremento quale è stato il 2015, è frequente che si registri un successivo decremento.
Analizzando l’andamento mensile della mortalità, e confrontandolo con i quattro anni precedenti (2012-2015), si può osservare come in tutti mesi, tranne alcune eccezioni, il numero dei decessi è in linea con il passato.
La diminuzione del numero di decessi si registra in tutte le ripartizioni, con un decremento più consistente in quelle del Sud (-5,7%) e del Nord-ovest (-5,6%) che nel 2015 avevano fatto segnare un maggior incremento rispetto alle altre. Il tasso di mortalità è pari a 10,1 per mille: varia da un minimo di 8,1 nella provincia autonoma di Bolzano a un massimo di 13,3 in Liguria ed è correlato con la struttura per età della popolazione, risultando più elevato nelle regioni più fortemente invecchiate.
A causa della giovane struttura per età la mortalità dei cittadini stranieri è decisamente più bassa: il tasso medio annuo è pari a 1,3 deceduti ogni mille stranieri residenti.
È possibile reperire ulteriori informazioni sulla situazione demografica italiana nel 2016 sul sito di Istat.

fonte: www.funerali.org

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