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Australia. Crollo dei decessi: giù in Borsa le società di pompe funebri.

Tutti noi italiani siamo autorizzati a fare gesti scaramantici prima di leggere questa notizia che, però, rientra a pieno diritto nella sezione “Economia” e quindi va data. L’economia è la “triste scienza”, è stato detto autorevolmente? E in questa triste scienza rientra pure il conteggio dei decessi. Questo lungo prologo introduce la notizia che in Australia un’imprevista caduta stagionale della mortalità ha fatto crollare in Borsa il maggiore operatore di pompe funebri locale. Due i motivi: un autunno australe più tiepido del normale (laggiù le stagioni sono invertite) e una più efficace campagna di vaccinazione contro l’influenza. Ma gli operatori di Borsa sono ottimisti: “In Australia la mortalità riprenderà a salire, una volta spariti questi fattori temporanei“, dice (speranzoso?) un broker a un giornale locale, “e con questo risaliranno anche le azioni in Borsa“.

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