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15 aprile 1920. Sacco e Vanzetti condannati a morte.

Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco, emigrati italiani negli Stati Uniti e attivisti anarchici, vengono condannati a morte per l’omicidio di due uomini durante una rapina.
Inizia un caso giudiziario che si trascina fino al 1927, quando verrà eseguita la condanna, accompagnata da proteste in tutto il mondo. Il carattere puramente indiziario delle prove addotte contro i due italiani, infatti, attira sulla corte accuse di faziosità dettata da motivi razziali e politici.

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