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27 febbraio 2015. La morte di Spok di Star Trek.

Oggi, 27 febbraio segna il quarto anniversario della scomparsa di Leonard Nimoy. L’attore è principalmente conosciuto per il suo iconico ruolo di Spock in Star Trek, a partire dalla sua prima messa in onda nel 1966. Gene Roddenberry, di fronte alla necessità di cambiare l’intero cast dopo il fallimento del primo episodio pilota intitolato “Lo zoo di Talos”, lottò con la produzione per mantenere quell’attore sconosciuto, ma talentuoso, nel ruolo dell’alieno che sarebbe diventato uno dei personaggi più amati del piccolo schermo e oltre. L’immagine di Nimoy mentre esegue il saluto vulcaniano è diventata una delle icone più memorabili del XX secolo, affiancandosi a figure come JFK, Marilyn Monroe e Neil Armstrong.
Ma Nimoy non si limitò al ruolo di Spock. La sua carriera brillante spaziò nella scrittura, regia, produzione musicale (ricordiamo il curioso brano dedicato a Bilbo Baggins!) e teatro, guadagnandosi vari premi. Prima della sua celebrità con Star Trek, partecipò a film come “Assalto alla Terra!” nel 1954, diretto da Gordon Douglas.
Nel 1978, prese parte al film di Philip Kaufman, “Terrore dallo spazio profondo”, un remake di “L’invasione degli ultracorpi”. Negli anni ’80, diresse commedie come “Tre scapoli e un bebè” e “Marito a sorpresa”. Nella stessa decade, contribuì a due film di Star Trek, sia come attore che come sceneggiatore e regista: “Star Trek III: Alla ricerca di Spock” e “Star Trek IV: rotta verso la Terra”. Nimoy scrisse anche due libri personali a distanza di vent’anni l’uno dall’altro, intitolati “Io Non Sono Spock” e, ironicamente, “Io Sono Spock”.
Recentemente, fece apparizioni nell’universo di J.J. Abrams con un ruolo nella serie cult “Fringe” e, per l’ultima volta, riprese il suo ruolo nei nuovi film dedicati ai viaggi dell’Enterprise, confermando così la sua immortalità nel cuore dei fan.

la Redazione

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