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27 febbraio 2010. Il disastroso terremoto in Cile.

Nella notte del 27 febbraio 2010, alle 03:34 locali, il Cile fu colpito da un devastante terremoto di Mw 8.8, una lunga scossa della durata di quasi tre minuti. L’epicentro fu localizzato al largo della costa cilena del Maule, non lontano da Concepción, liberando un’energia 1.000 volte maggiore rispetto al terremoto di Haiti dello stesso anno, 30 mila volte più potente del terremoto dell’Aquila del 2009.
Dopo accurati stufi e approfondimenti, gli scienziati della NASA hanno appurato che il terremoto è stato talmente potente da spostare l’asse di rotazione terrestre di 2,7 millisecondi di arco, pari a 8 centimetri e di conseguenza accorciando la durata delle giornate, con un cambiamento cambiamento permamente, seppur minimo, con una riduzione di 1,26 microsecondi della durata del giorno. Il sisma causò 521 morti e 52 dispersi, con 2 milioni di sfollati, e colpì in maniera durissima le città di Talcahuano, Arauco, Lota, Chiguayante, Cañete e San Antonio, colpita anche la capitale Santiago del Cile.

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