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30 dicembre 1916. La fine di Rasputin.

Travolto da faide di palazzo viene ucciso Grigorij Efimovic Rasputin. Dal fisico imponente, Rasputin resiste al veleno, alle pallottole esplosegli contro, alle bastonate, per arrendersi infine alle acque gelide di un canale. Nato il 22 gennaio 1869 in un villaggio della Siberia, nonostante la sua totale mancanza di istruzione il “mistico” Rasputin riesce abilmente a tessere una rete di relazioni che lo conduce sino alla corte degli Zar.
La sua reputazione di guaritore induce la famiglia imperiale a mantenerlo a corte, nella speranza di far guarire il piccolo zarevic Alessio da una grave emofilia. Entrato nelle grazie della zarina, Rasputin diventa una figura chiave nella corte dello zar Nicola II. Leggendari i suoi eccessi di alcol e di donne, le sue ipocrite invettive contro la corruzione.

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