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8 dicembre 1978. Muore Golda Meir.

Diplomatica, Ministro degli Affari esteri, nel 1969 viene eletta Primo ministro dello Stato di Israele. Leader durante la guerra dello Yom Kippur, si dimette nel 1974 ritirandosi a vita privata. Golda Meir è la prima grande “Lady di ferro” della politica internazionale. Ebrea di Kiev arriva in Palestina nel 1921. La sua si può definire una carriera rapida anche se costruita dietro le quinte. Presto si fa notare per essere un’abile diplomatica, anche con gli stessi arabi, in momenti in cui questi si scagliavano contro la comunità ebraica di Palestina.
Nel 1966, Golda Meir arriva alla carica di Segretario generale del Partito laburista e contemporaneamente si ammala di leucemia. Una sfida incredibile quella che affronta questa donna: riesce a superare la malattia e, pochi anni dopo (1969), a essere eletta Primo ministro di Israele. Golda Meir diventa famosa anche perché riceve in casa propria tutti i ministri e offre loro dolci preparati da lei stessa. La cosa che più colpisce è quella di essere passata alla storia come una accanita nemica dei palestinesi. In realtà la Meir si ritrova a fare il Primo ministro dopo che Israele, con la guerra del ’67, aveva già conquistato diversi territori ai Paesi arabi: lei offre di restituirli, ma la sua offerta viene rifiutata. I Palestinesi non poterono muoversi autonomamente e accettare la proposta del “Piano Allon” voluto dal governo di Golda Meir.

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