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27 ottobre 1962. Abbattuto l’aereo di Enrico Mattei.

Precipita  a Bascapè, in provincia di Pavia, il volo aereo proveniente da Catania e diretto a Linate. A bordo il presidente dell’Eni Enrico Mattei, il pilota Irnerio Bertuzzi, e il giornalista americano William Mc Hale. Tutti e tre perdono la vita. Nato nel 1906, durante la Seconda guerra mondiale Mattei partecipa alla Resistenza come partigiano legato alle formazioni cattoliche e stringe rapporti con tutti i futuri protagonisti della politica italiana.
Nominato commissario liquidatore dell’AGIP, si rende conto delle potenzialità dell’azienda e decide di salvarla e di rilanciarla, confortato anche dai continui ritrovamenti di metano e dalla scoperta del petrolio a Cortemaggiore nel 1949.
Nel 1953 viene eletto presidente dell’Ente Nazionale Idrocarburi, per la cui creazione si è molto battuto, e gestisce di fatto la politica energetica dell’Italia. Con l’ENI, negli anni Cinquanta, cerca di opporsi al cartello delle “sette sorelle” per l’approvvigionamento petrolifero italiano nei Paesi Arabi. La sua morte resta un mistero: le autorità giudiziarie non hanno stabilito se sia trattato di morte accidentale o di omicidio.

Abbattitore salme

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